30 dicembre 2020, Parco della Favorita, Palermo. Sentiero Bosco Niscemi mentre cacciava insetti terricoli a pochi passi da me… il mio teleobiettivo immortala un primo piano di una bella Gazza eurasiatica (Pica pica) !
Dal mio taccuino delle osservazioni…
Per me la Gazza (Pipa pica) è un uccello di bell’aspetto. Quando si alza in volo, in virata, mostra tutta la sua livrea bianca che copre parte delle remiganti. Il suo canto è forte e deciso, un gracchiare rumoroso e continuo tale da essere richiamata in siciliano in un detto popolare “Zittuti… ietti vuci comu ‘na Carcarazza” !
Della famiglia dei corvidi, ha una brillante livrea nera e bianca, con quelle striature metalliche elegantemente bluastre… in questo individuo che ho immortalato. Dalla lunga coda che le serve da ornamento e da timone, l’occhio vivo e furbo ne rivela intelligenza. Quest’ultima qualità è necessaria alla gazza, poiché l’uomo, il suo maggior nemico… la considera nociva e quindi le dà la caccia in tutti i modi !
La natura ha voluto che avesse bisogno di un nutrimento vario, così che essa caccia insetti, molluschi e vermi, ma non disdegna neppure le uova dei piccoli uccelli, i piccoli uccelli medesimi e i leprotti; è una “opportunista” e “pulisce” gli orti prima della raccolta, e per questo è una nemica di molti “human’s” che purtroppo infliggono tremende morti (trappole a richiamo, le più odiose) a questi impavidi e bei rappresentanti della nostra avifauna selvatica.
Costruisce il nido sulla cima degli alberi, e lo ricopre di ramoscelli, in modo che non sia visibile. A metà aprile si trovano nel suo nido da 7 a 8 uova verde-blu, a macchie brune.
Sovente si affibbia alla gazza il nome di ladra, perché le piace portar via piccoli oggetti brillanti, anelli, orecchini…. per poi nasconderli con cura.
Quando le osservo ne rimango sempre piacevolmente attratto… lunga vita alla Carcarazza !
Giorgio De Simone
