La differenza tra tre termini che potrebbero sembrare sinonimi ma non lo sono.
Secondo l’enciclopedia Treccani, il termine trekking (in afrikaans «viaggio su un carro tirato da buoi o su altro mezzo disagevole») è entrato in uso per indicare viaggi o spostamenti a piedi di più giorni, in massima parte su sentieri o carovaniere, in zone per lo più montuose e non servite da altre vie di comunicazione; indica anche un tipo di turismo avventuroso organizzato in paesi remoti (ma talora anche in paesi europei), attuato soprattutto a piedi o con mezzi di trasporto naturali, quali il cavallo, il mulo o altri animali, la barca a remi o a vela, e senza servirsi mai di mezzi meccanici.
Il trekking (continua la Treccani), nella sua accezione originaria è nato e si è sviluppato nel Nepal, soprattutto per il fascino di ripercorrere le lunghe marce di avvicinamento alle più alte montagne del mondo seguendo le orme delle grandi spedizioni alpinistiche; in questo senso se ne possono distinguere almeno tre tipi:
- trekking di bassa quota, in cui non si superano di regola i 3000 m con traversata di monti facili e passaggio in regioni abbastanza popolate;
- trekking di altitudine, in cui ci si avvicina ai grandi complessi montuosi, spostandosi con la tenda a quote crescenti (un esempio classico è il raggiungimento del campo base di tutte le spedizioni alpinistiche all’Everest per il versante Sud, a 5200 m di altezza);
- trekking d’alta montagna, in cui si debbono superare difficoltà di tipo nettamente alpinistico.
Questo genere di escursionismo può essere accompagnato da attività naturalistiche (osservazione di specie animali o botaniche) e dalla visita ai siti di fenomeni naturali.
Di contro di solito le escursioni che effettuiamo andando la mattina in montagna o al mare percorrendo sentieri, carrarecce, sterrate e financo terreni rocciosi e naturali ma che si riducono ad una tempistica giornaliera ovvero che terminano nello stesso giorno e nella stessa località della partenza non sono altro che semplicemente ESCURSIONI NATURALISTICHE o in inglese Hiking.
Infatti il termine Hiking nel dizionario inglese Cambridge viene definito così: the activity of going for long walks in the country for pleasureovvero semplicemente traducendo la frase, l’attività di fare lunghe passeggiate nel paese per piacere.
E’ quindi palese che tutte le uscite che di solito facciamo che si riducono a una bella passeggiata in montagna, facile o difficile che sia, se proprio vogliamo utilizzare un termine inglese, è giusto chiamarla HIKING piuttosto che TREKKING anche se quest’ultimo è il termine più utilizzato per identificare l’attività escursionistica anche tra “addetti ai lavori” !
Meglio quindi parlare sempre di Escursionismo, un termine italianissimo, per cui ritornando alla nostra amata Treccani, viene così definito:
Attività esercitata in modo sistematico sia in montagna, dove è una forma minore di alpinismo, escludendo escursioni che comprendano tratti di arrampicata o comunque difficoltà di natura alpinistica, sia altrove, con carattere turistico, a scopo ricreativo e per promuovere lo sviluppo fisico e culturale.
Ovvero proprio quello che tutti noi facciamo per rilassare il corpo, la mente magari ogni fine settimana, apprezzando e rispettando la natura e l’ambiente !
